Pofi
Non lungi assai dagli Ernici confini S’erge, tra gli altri Colli, un Colle ameno, E ne’ suoi lati, e spaziosi fini Placido scorre il torbido Taleno. D’ambre soavi, e liquidi rubini Fecondo Bacco il pensile terreno, Ch’eguagliando Cretesi, e i Falanghini, Ne gode il ricco, il comodo e l’egeno. Pofi, parlo di te: il Ciel…